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Stop al campionato di Promozione. Almeno per questa settimana.  In questo week end infatti va in scena il primo, del doppio turno previsto, di riposo. Sabato prossimo, invece, ci sarà l’appuntamento con  la finale di Coppa Italia tra Spoltore e Real Giulianova. Abbiamo intervistato Donato Ronci, il condottiere di questa squadra, che lancia lo sprint finale. Tanto è stato fatto ma non ancora si vince nulla, il passaggio più significativo di questa intervista. Nove vittorie consecutive negli ultimi incontri hanno portato lo Spoltore ad accorciare sulla capolista Chieti Torre Alex. Ma, ancor più importante, è aver aumentato il vantaggio sul Delfino Flacco Porto, lasciato nove lunghezze più dietro, con lo scontro diretto in programma a fine mese che potrebbe, grazie al gap di punti, consegnare in anticipo l’Eccellenza alla squadra del presidente Sabatino Pompa.

Mister Ronci lo Spoltore in queste ultime partite sembra essere in grandissima condizione fisica. Imbattuti dalla tredicesima giornata di andata, dallo sfortunato incontro contro il Chieti..

“Si arriviamo da una striscia positiva lunghissima. Abbiamo raggiunto il giusto equilibrio anche grazie al recupero dei diversi infortunati. Abbiamo dimostrato di aver raggiunto la maturazione mentale e l’ultima partita di Sulmona lo conferma. Nonostante la partita molto dura, dal punto di vista agonistico, abbiamo mantenuto la calma, chiudendo l’incontro con una sola ammonizione, peraltro dovuto ad un normale scontro di gioco”.

“I ragazzi hanno fatto un grandissimo campionato – continua Ronci – anche alla luce delle difficoltà che abbiamo avuto. Non avere un proprio terreno di gioco, finire di lavorare e fare sessanta chilometri per andare ad allenarsi ha avuto il suo peso. Sia dal punto di vista fisico che mentale. Ma sono ampiamente soddisfatto per quanto fatto fin’ora, abbiamo fatto qualcosa di grande, però, è questo mi preme sottolinearlo, non abbiamo ancora vinto nulla. Ci attendono ora queste ultime quattro gare che saranno altrettante finali”.

Sabato prossimo a Pineto contro  il Giulianova ci sarà l’invasione dei tifosi giuliesi, che lei tra l’altro conosce molto bene. Vuole fare un appello anche ai suoi tifosi?

“Certo. Quest’anno siamo stati penalizzati da partite giocate sempre lontano dal nostro stadio, l’Adriano Caprarese. Tanti tifosi, soprattutto nella prima di campionato quando giocavamo a Scafa, si sono allontanati. Li capisco perché non tutti potevano permettersi di seguire la squadra fin lì. Però ora noi abbiamo bisogno di loro. In queste ultime quattro partite vogliamo il pienone sulle tribune. Noi rappresentiamo tutta la città di Spoltore. Sul nostro logo ci sono i nomi dei cinque borghi che rappresentano la nostra territorialità. Stiamo cercando di realizzare, insieme alla società, qualcosa di grande dal punto di vista calcistico. Però abbiamo bisogno del sostegno di tutti”.

Cosa teme di più del Giulianova? Vi sentite inferiori?

“Non ci sentiamo assolutamente inferiori. Però loro hanno una rosa importante, oltre ad avere un blasone di prestigio. Noi siamo ancora agli albori. Loro sono di gran lunga più strutturati. Da questo punto di vista loro sono i favoriti, però non vogliamo partire sconfitti”.

L’avversario avrà delle assenze pesanti. Torzi Borsoi e Balducci squalificati. In più nell’ultima giornata di campionato Casimirri ha riportato un grave infortunio. Tre pedine fondamentali in meno: un piccolo vantaggio per voi?

“Si, tre elementi di spessore, ma ricordiamo che il Giulianova ha una rosa importantissima e i sostituti non sono di certo dei rincalzi. Noi in questa stagione abbiamo perso per diverso tempo elementi fondamentali. Sbaraglia è rientrato da pochissimo,  Petre ha saltato tutta la parte centrale del campionato. Ewansiha ultimamente è a mezzo servizio, senza dimenticare i gravissimi infortuni a  Pavese e Vespa. Quest’ultimo in campionato non ancora fa il suo esordio, al suo attivo ha solo venti minuti in Coppa contro il Luco. Gli infortuni ci stanno nell’arco di una stagione, e noi purtroppo ne sappiamo qualcosa. Con i se e con i ma non si fa la storia. Ma senza quegli infortuni gravi chissà come sarebbe stato il nostro cammino”.

In campionato avete nove punti di vantaggio sul Delfino e tra tre settimane ci sarà lo scontro diretto. Un pensierino lo ha già fatto  su questa gara?

“In questo momento il nostro obiettivo è la Coppa. Dal 15 sera inizieremo a pensare al campionato. Ci aspetta una trasferta ostica contro il Silvi, mentre il Delfino affronterà  in casa il Raiano. Penseremo al Delfino Flacco Porto a tempo debito. Se siamo arrivati fin qui è perché non abbiamo mai fatto calcoli”.

Nell’arco della sua importante carriera è stato in diverse piazze, anche molto importanti, ma ha avuto a che fare anche con società in difficoltà. A Spoltore sembra tutt’altra storia?

“Si è vero. Questa società si sta dimostrando di uno spessore unico. Tra i dilettanti penso una delle più serie. Il presidente Pompa e suoi soci stanno costruendo qualcosa di veramente bello. Ma mi preme anche sottolineare, perché se ne parla poco, il grande lavoro anche dello staff sanitario. A tal proposito come non lodare il grande lavoro del  dottor Ivo De Iuliis, del suo staff e di Mino Parlangeli. Con tutti gli infortuni che abbiamo avuto, li abbiamo costretti agli straordinari. A loro va il nostro ringraziamento e la nostra gratitudine”.

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